Muladhara, il chakra della radice

primo chakra muladhara

Esistono sette chakra principali, che si trovano all’interno del corpo sottile e si intrecciano con il corpo fisico. Il corpo sottile è il corpo psichico non materiale, che si sovrappone al nostro corpo terreno. Lo si può misurare sotto forma di campi di forza elettromagnetica dentro e attorno a tutte le creature viventi. Il nostro viaggio attraverso i chakra comincia dalla base, la sede del primo chakra.

Muladhara, il chakra della radice, infatti, si trova alla base della spina dorsale, nella zona del perineo. Questo chakra è connesso all’elemento Terra e a tutte le cose solide terrestri. È, infatti, un chakra più materiale e abbraccia i nostri corpi, la salute, la sopravvivenza, l’esistenza materiale, la capacità di manifestare e focalizzare le nostre necessità. Il nome sanscrito, Muladhara, significa, appunto, radice.

Caratteristiche del chakra della radice

Nel nostro corpo, il primo chakra, Muladhara, è localizzato nella zona del perineo, tra l’ano e i genitali. Più precisamente, corrisponde alla sezione della spina dorsale detta coccige, oltre che al ganglio spinale coccigeo e alle ultime vertebre lombari, da cui fuoriesce tale ganglio. Il chakra della radice è collegato alla parte solida del corpo, in modo particolare alle ossa, all’intestino crasso e al corpo solido nel suo insieme.

A livello di Muladhara, il vortice di energia, che caratterizza tutti i chakra, appare più denso. La caratteristica di Muladhara chakra, quindi, è principalmente connessa alla sopravvivenza fisica, sede della reazione istintiva per cui, davanti ad una situazione, si decide di combattere o di fuggire. Lavorare su questo chakra vuol dire porre le proprie radici, la propria base, affinché la propria vita sia stabile.

La paura, ad esempio, fa parte del primo chakra, contrapposta al senso di tranquillità e sicurezza. Quando il livello di paura è inadeguato, ci può essere un danno al chakra della radice e occorre intervenire per risvegliarlo. Se Muladhara non è equilibrato, infatti, si possono avere sintomi fisici ed emotivi, quali: sonnolenza, senso di pesantezza, pigrizia, aggressività, incoscienza, artrosi, emorroidi, sciatica, eccessiva magrezza o obesità, rifiuto del nuovo e difficoltà di apprendimento.

Ogni volta che si verifica una variazione molto evidente nel corpo, quindi, come un considerevole aumento di peso o un’improvvisa ed eccessiva magrezza, è molto probabile che Muladhara chakra sia squilibrato. Muladhara, il chakra della radice, è rappresentato da un quadrato inscritto in un cerchio, circondato da quattro petali di loto rossi. Simbolicamente, il quadrato, il numero quattro e il colore rosso sono tutti attribuiti all’elemento Terra.

Al centro del quadrato, è rappresentato un triangolo con il vertice rivolto in giù, che indica la Terra, e il mantra Lam. Spesso, si trova rappresentato anche un elefante, simbolo di stabilità, benessere e forza interiore. Durante le meditazioni per il primo chakra, infatti, può essere utile visualizzare questo animale, un bue o un toro, per rafforzare la concentrazione di energia verso la radice.

Cosa blocca il chakra della radice

Muladhara chakra è il centro da cui si irradiano i nervi che si dirigono verso le parti basse del corpo: l’ano e le gambe. Spesso, il chakra della radice viene bloccato da abitudini sbagliate, da un’alimentazione non adatta a noi e da atteggiamenti che bloccano la sua energia. Molte volte, si percepisce la perdita di entusiasmo, di curiosità per la vita, con il ripetersi ossessivo di abitudini che sono, evidentemente, in contrasto con la nostra essenza.

Nella dieta, poi, occorre fare attenzione a consumare quotidianamente la giusta quantità di proteine, ma senza eccedere, perché eccessi e carenze sono dannosi in egual misura. Spesso, inoltre, il chakra della radice subisce degli squilibri con l’avanzare dell’età biologica, che può compromettere alcune funzioni. Questo processo degenerativo può causare artrosi, debolezza, scarsa energia, stitichezza, rigidità fisica e psicologica, stati di ansia. È importante, quindi, tenere sotto controllo i processi di invecchiamento con una costante attività fisica adatta al corpo e all’età e attività che tengano alto il livello dell’umore.

Infine, è utile evitare posizioni sedute con le gambe accavallate, che creano uno squilibrio posturale, un blocco di energia e interrompono il contatto con il suolo.

Scheda riassuntiva del primo chakra

Possiamo fare una scheda riassuntiva di Muladhara, il chakra della radice, che comprende le caratteristiche principali, gli animali corrispondenti, il mantra ad esso collegato, cristalli, pietre ed aromi che si consigliano di utilizzare mentre ci si dedica alle pratiche di equilibrio e riallineamento delle energie.

  • Posizione: perineo, base della spina dorsale, coccige
  • Funzione: sopravvivenza, base. Mantiene il contatto con le nostre origini.
  • Colore: rosso
  • Elemento: Terra
  • Senso: olfatto
  • Cristalli e pietre: rubino, magnetite, granato, ematite
  • Mantra: Lam
  • Nota: Do
  • Animali: elefante, bue, toro
  • Aromi equilibranti: votive, patchouli, cedro, geranio, ginepro
  • Divinità maschile: Brahma
  • Divinità femminile: Dakini

Quali sono gli asana per sbloccare il primo chakra

Per sbloccare il chakra della radice, è utile eseguire alcuni asana specifici, che vanno ad agire sulla sede di Muladhara, sciogliendo nodi, bilanciando l’energia in eccesso, trasmettendo un senso di sicurezza, stabilità e forza. La prima posizione yoga che è possibile eseguire è quella con le ginocchia al petto, Apanasana, un asana molto semplice, che chiunque può svolgere senza particolari problemi.

La seconda posizione è il ponte, Setu Bhandasana. Questa posizione yoga, in particolare, permette alle gambe di stabilire un contatto saldo con il pavimento, pur mantenendo un legame dinamico con la spina dorsale. È importante, in questo asana, avvertire il sostegno delle gambe e dei piedi, sentire come la spina dorsale viene connessa e arricchita di energia grazie a questo sostegno. Altre posizioni yoga utili a riequilibrare Muladhara chakra sono la mezza locusta e la locusta, Ardha Shalabhasana e Shalabhasana.

Un altro asana che è consigliabile eseguire è Uttanasana, il piegamento in avanti intenso. Questa posizione abbassa la pressione, allunga i tendini e i glutei, stira la parte posteriore del corpo e aiuta a ritrovare il contatto con la propria interiorità. Infine, un asana efficace per l’equilibrio del chakra della radice è la posizione testa-ginocchia, Janu Sirsasana. Durante questi asana, è importante focalizzare l’attenzione su Muladhara Chakra, magari pensando al suo simbolo, al colore rosso e recitando il mantra Lam.

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