La posizione del fulmine: tutto quello che devi sapere

La posizione del fulmine o del diamante è un asana diffuso in tutto il mondo orientale, infatti non solo è largamente utilizzato nella disciplina dello yoga, ma è praticato anche nella meditazione zen giapponese.

Sebbene non abbia una tecnica di esecuzione particolarmente avanzata, i neofiti potrebbero percepirla come poco confortevole, pertanto richiede pazienza e dedizione.

Posizione del fulmine: etimologia, mito, simbolo e posologia

Vajrasana appartiene alle posizioni yoga sedute ed è spesso usata nelle pratiche di meditazione e pranayama (esercizi di respirazione). Il termine viene da Vajra che, in sanscrito, vuol dire fulmine, ma significa anche diamante e tuono. Il fulmine, nella mitologia vedica, simboleggia l’arma di Indra, ovvero il dio del cielo, che regola il tempo e le piogge.

La sua arma è il fulmine, mentre la voce con cui comunica si dice sia proprio il tuono. L’asana, pertanto, è spesso conosciuta come posizione del fulmine, ma anche come posizione del diamante. Le posizioni classiche dello yoga sono, generalmente, presenti all’interno di testi tradizionali come la Gheranda Samhita e l’Hatha yoga pradipika.

L’asana del fulmine, anche detta Vajrasana, è presente in entrambi questi importanti volumi. Il nome Vajrasana gli è stato attribuito anche grazie agli effetti benefici che la postura genera negli yogi. Infatti, secondo alcuni saggi indiani, l’asana renderebbe la mente limpida e chiara come un diamante e, al contempo, forte come un fulmine.

A cosa serve la posizione del fulmine

Come abbiamo anticipato, Vajrasana permette di generare nel praticante calma e tranquillità; inoltre, viene utilizzata per esercizi di respirazione e come preparazione alla meditazione.

Tra i tanti benefici della pratica meditativa troviamo: l’aumento della capacità di concentrarsi, una riduzione delle onde gamma e dell’ansia, un accrescimento della creatività e della memoria, un rilascio di tensioni fisiche e la riduzione del dolore.

I benefici di Vajrasana

Abbiamo accennato alcuni aspetti positivi della pratica della posizione del tuono, ma adesso vediamo più nello specifico i suoi principali benefici. Gran parte dei vantaggi della pratica di questo asana sono legati all’apparato digestivo; infatti, la posizione aiuta a migliorare problemi come la costipazione, l’acidità e la dispepsia.

Sebbene normalmente non sia consigliato praticare alcune posizioni dopo i pasti principali, la posizione del fulmine è un’eccezione perché, al contrario, è in grado di migliorare la digestione. In aggiunta, praticare la posizione del tuono è anche in grado di migliorare il mal di schiena e la postura. Vajrasana è, inoltre, consigliato in caso di stress e stati di ansia.

I chakra coinvolti

La posizione del fulmine è associata principalmente a due chakra ovvero al primo, detto Muladhara chakra o chakra della radice, e al terzo, ovvero il chakra Manipura o del plesso solareIl primo chakra è connesso all’elemento terra ed è posto alla base della spina dorsale. Il Muladhara chakra è legato alle ghiandole surrenali, alle gambe, all’intestino, ai piedi e alle ossa. Le posizioni “sedute” tendono a lavorare su questo chakra perché favoriscono un contatto con la terra e con le nostre “basi”.

Il terzo chakra è legato all’elemento fuoco ed è situato sotto l’ombelico. Esso è connesso al pancreas, alle surrenali, nonché all’apparato digerente, al fegato e alla cistifellea. Mentre il chakra della base è correlato alla sopravvivenza e all’autoconservazione, il chakra Manipura è connesso alla nostra identità egoica, alla volontà e all’auto-definizione dell’individuo, dunque alla missione che siamo portati a compiere nella vita. Lavorare su queste aree del corpo e armonizzare questi chakra significa agire sulle proprie radici e sul proprio “potere” personale.

Come si esegue la posizione del fulmine

Vajrasana

Inizia mettendoti in ginocchio e posiziona le cosce perpendicolari a terra unendo le gambe. I piedi sono vicini e creano una sorta di cuscino per i glutei. Adesso puoi poggiare dolcemente e lentamente i glutei sui piedi. Nello svolgere questo movimento puoi anche servirti del supporto delle mani per entrare gradualmente nella posizione. La schiena si mantiene dritta e le spalle devono essere aperte e rilassate. Rilassa l’addome e le braccia e posiziona il collo in modo neutro, allungandolo leggermente verso l’alto.

Le mani, invece, possono assumere varie posizioni, ma per comodità potrai appoggiarle semplicemente sopra le cosce o in un mudra. Nell’eseguire la posizione, fai caso a mantenere un ritmo del respiro quieto e regolare. L’asana deve essere sciolto nel caso di particolari fastidi, ma generalmente può essere mantenuto per alcuni minuti oppure per tutta la durata della meditazione. Per uscire dalla posizione puoi spingere con le mani a terra, alzare i glutei, incrociare i piedi e sederti dietro di essi. Infine, puoi assumere Dandasana; in alternativa, puoi semplicemente spostare il bacino da un lato e distendere le gambe frontalmente.

Precauzioni

Come abbiamo visto, Vajrasana ha moltissimi benefici, ma come ogni posizione yoga va praticata con le giuste accortezze. Infatti, la posizione del fulmine è una vera medicina per tutti coloro che praticano attività intense come il trekking e la corsa, poiché riattiva il flusso sanguigno. Però se hai problemi alle ginocchia o hai avuto infortuni alle caviglie potresti pensare di evitare la posizione, farne una versione semplificata o scegliere di utilizzare dei supporti in base ai tuoi bisogni specifici.

Accorgimenti

Per coloro che non sono abituati a trascorrere tempo in ginocchio, inizialmente potrebbe essere difficile mantenere la postura per lungo tempo. In questo caso potresti iniziare a prendere dimestichezza con l’asana mantenendo la posizione per circa 30 secondi e aumentare la tenuta di Vajrasana in modo progressivo, fino a un massimo di 15 o 20 minuti. Con la pratica, eseguire la posizione non risulterà più disagevole e sarà comodo come stare seduti.

Durante l’esecuzione, ricorda di prestare attenzione al tuo respiro. Infatti, il respiro è il fattore che più di ogni altro può farci capire come sta procedendo la nostra pratica e se siamo calmi e presenti nel qui e ora. Alcuni praticanti tendono a respirare in modo più rapido e meno rilassato durante la posizione del fulmine, perché non si sentono completamente a loro agio. Perciò, ricorda di respirare il modo lento, lungo, profondo e regolare e, se lo desideri, puoi provare a usare il respiro Ujjayi. Questo tipo di pranayama è anche detto il respiro vittorioso: tra i suoi molteplici benefici, è in grado di intensificare la sensazione di rilassamento e concentrazione.

Vajrasana: la video guida

Grazie a questo video tutorial sulla posizione del fulmine, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:

Variazioni della posizione del fulmine

Esistono anche altre varianti della posizione del fulmine, ad esempio i praticanti più avanzati possono provare ad allargare i piedi e sedere con le natiche a terra: questa variante prende il nome di Virasana, la posizione dell’eroe. In aggiunta, si può eseguire Bharadvajasana, una posizione molto simile a Vajrasana. La sua differenza principale consiste nell’aggiunta di una torsione da svolgere da ambedue i lati.

Invece, se vuoi distendere le piante dei piedi, potresti provare a puntare le dita a terra e in tal modo potrai percepire una piacevole ed intensa apertura nella parte posteriore delle dita dei piedi. Per quanto riguarda le mani si può scegliere di eseguire diverse varianti, ad esempio esse possono essere posizionate in Namastè, ovvero dietro la schiena, tra le scapole oppure in Gomukhasana, in entrambi i casi avremo una buona estensione del petto.

Posizione del fulmine: le controindicazioni

La posizione del diamante o fulmine non è un asana avanzato, ma come abbiamo visto il suo mantenimento richiede flessibilità soprattutto nella parte inferiore del corpo. Le sue controindicazioni sono legate principalmente a problematiche alle ginocchia o alle gambe, dunque se hai subito recenti lesioni in queste parti del corpo potrebbe essere opportuno optare per altre posizioni e non sovraccaricare queste aree del corpo.

Redazione

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