Ajna, il chakra del terzo occhioAjna, il sesto chakra o chakra del terzo occhio

Ajna è il sesto chakra ed è localizzato al centro della testa, dietro la fronte, a livello degli occhi o leggermente al di sopra, a seconda delle persone. È associato, appunto, al terzo occhio, un organo di percezione psichica che fluttua tra i due occhi fisici. Il terzo occhio è, spesso, considerato lo strumento psichico del sesto chakra, che va al di là del mondo fisico e consente di espandere la propria consapevolezza.

Caratteristiche del chakra del terzo occhio

Il sesto chakra, Ajna, accoglie le immagini attraverso la percezione ed è rappresentato da un loto con due petali. Essi hanno varie interpretazioni: i due mondi della realtà, le due nadi, Ida e Pingala, che si incontrano in questo punto, i due occhi fisici che si trovano ai lati del terzo occhio. L’elemento corrispondente al chakra del terzo occhio è la luce, che simboleggia anche la chiarezza della visione e della percezione, quando il chakra è equilibrato.

A differenza degli altri chakra, il sesto è localizzato nella zona della testa, con una caratteristica, quindi, più mentale rispetto agli altri. Questo chakra è anche collegato alla ghiandola pineale, situata al centro della testa, a livello degli occhi. Si pensa che, in passato, fosse localizzata al centro della testa. In alcune specie di rettili, la ghiandola pineale, infatti, è ancora al centro della testa e forma una sorta di organo percettivo, sensibile alla luce, paragonato ad un terzo occhio.

Questa ghiandola viene definita “la sede dell’anima” e, in generale, trasforma la percezione della luce in messaggi ormonali trasmessi all’organismo tramite il sistema nervoso autonomo. Essa ha, inoltre, effetti tranquillizzanti sul sistema nervoso. Ajna è considerato il centro di guida spirituale, con manifestazioni come spiccata capacità di apprendimento, grande memoria, apertura ed elasticità mentale.

Ricordiamo che la luce, simbolo legato a questo chakra, rappresenta una fonte fisica e metafisica di rivelazione spirituale, di illuminazione e di guida verso la verità. Essa è, infatti, simbolo universale della divinità, al di là di ogni credenza religiosa, ma piuttosto come elemento contrapposto al buio, alla non conoscenza. Dentro di noi, infatti, risiede la luce della conoscenza e si ritiene che l’intuito sia proprio contenuto in Ajna chakra.

Lavorare sul sesto chakra significa, quindi, accrescere la consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda, senza condizionamenti. È possibile, con questo chakra in equilibrio, ritornare nel presente, focalizzarsi sul qui e ora, accrescendo la propria capacità di giudizio, di opinione e di affermazione di sé.

Cosa blocca il chakra del terzo occhio

Ajna chakra è considerato il centro della comprensione, dell’astrazione, della fantasia creativa, della memoria e delle capacità extrasensoriali. Rappresenta, inoltre, la sede dell’intuito, che ci mette in connessione con la nostra guida interiore. Come per gli altri chakra, Ci sono diversi modi per valutare lo stato di salute di Ajna. Anche in questo caso, possono esserci problemi dovuti all’eccessiva apertura o all’eccessiva chiusura.

Nel primo caso, si possono riscontrare problemi di concentrazione, che può diventare discontinua. Quando il chakra è troppo chiuso, invece, si possono avere difficoltà di apprendimento, chiusura mentale e sovraccarico del sistema nervoso. Fisicamente, si possono verificare emicranie frequenti, senso di pesantezza alla testa, nervosismo, tremori, insonnia, riduzione della memoria.

Al contrario, quando l’energia di Ajna chakra è correttamente allineata, si percepisce una sensazione di tranquillità, di serenità, capaci di trovare soluzioni ai problemi che si presentano. Infine, è bene sapere che quando i chakra inferiori non sono in equilibrio, possono verificarsi problemi anche al sesto chakra ed è difficile riallineare la sua energia se non si sistemano prima quelle dei chakra inferiori.

Come sbloccare il chakra del terzo occhio

Per lavorare sul chakra del terzo occhio, sono importanti tutte le forme di meditazione, la pratica di pranayama, cioè di respirazione, e degli asana. Queste pratiche, infatti, creano una routine sana, in cui c’è bisogno di disciplina, indispensabile per la realizzazione spirituale.

È importante, dunque, praticare la meditazione, anche solo per pochi minuti al giorno. La meditazione, inoltre, non è solo la pratica in cui si rimane immobili, con gli occhi chiusi, ma può essere effettuata in altri modi: scrivere, ad esempio, è una forma di meditazione con effetti benefici sulla consapevolezza e l’espressione dell’emotività. Per l’equilibrio del sesto chakra, dedica del tempo al silenzio, momento in cui si riesce a fare spazio dentro di sé e a ricercare la chiarezza mentale.

Abituati, inoltre, a visualizzare: colori, luci, segni, forme. Puoi usare la tecnica di visualizzazione durante le meditazioni, per concentrarti e lasciar andare il flusso di pensieri. Questa tecnica migliora se viene praticata con perseveranza, allenata proprio come i muscoli. Più la si pratica, infatti, più vivide diventano le immagini visualizzate nella mente. Pratica, poi, esercizi di yoga per gli occhi, ottimi per stati di tensione e per combattere l’affaticamento generale.

Scheda riassuntiva del sesto chakra

Facciamo una scheda riassuntiva di Ajna, il chakra del terzo occhio, per comprendere le caratteristiche principali, gli animali corrispondenti, il mantra ad esso collegato, cristalli, pietre ed aromi che si consigliano di utilizzare mentre ci si dedica alle pratiche di equilibrio e riallineamento delle energie.

  • Posizione: centro della testa, a livello dell’occhio o leggermente al di sopra
  • Funzione: intuizione
  • Colore: indaco, viola
  • Elemento: luce
  • Senso: sesto senso
  • Cristalli e pietre: fluorite, ametista
  • Mantra: Om
  • Nota: La
  • Animali: civetta
  • Aromi equilibranti: melissa, menta, mirra
  • Divinità maschile: Ardhanaishvara
  • Divinità femminile: Hakinii

Quali sono gli asana per sbloccare il sesto chakra

Gli asana per questo chakra sono posizioni yoga di grande equilibrio spirituale. La prima posizione, infatti, è Vrkasana, la posizione dell’albero. Questo asana ha una simbologia molto forte, perché rappresenta la forza e l’equilibrio dell’albero, con le sue radici fisse al terreno e i suoi rami che si protendono verso la parte spirituale. La posizione dell’albero migliora l’equilibrio del corpo e calma interiore.

La seconda posizione consigliata è Adho Mukha Virasana, la posizione dell’eroe piegato in avanti. I benefici di questo asana agiscono sulla colonna vertebrale, sul benessere delle anche, con effetti sulla respirazione e sulla capacità di lasciar andare ciò che non ci serve più.

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