posizione sulla testa

Posizione sulla testa: tutto quello che devi sapere

Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo degli asana dello yoga con la posizione sulla testa. In questo articolo troverai tutti i dettagli su questa pratica: quale sia la sua etimologia, a cosa serve, quali sono i benefici sul tuo corpo, come si esegue in modo corretto e quali sono le possibili controindicazioni.

Posizione sulla testa: etimologia, mito, simbolo e posologia

Nota in sanscrito con il nome di Sirsasana, la posizione sulla testa è ritenuta una delle più importanti dello yoga. La sua etimologia è molto semplice e, come per la maggior parte degli asana, riprende esattamente la posa che assumiamo. Sirsa è infatti in sanscrito la testa, mentre asana come sempre indica la parola “posizione“.

La posizione sulla testa fa parte delle cosiddette pose capovolte, ovvero tutte quelle pratiche che prevedono un ribaltamento del tuo solito punto di vista. La sua importanza si nasconde anche tra i benefici, fisici e mentali, che possono apportare al tuo corpo.

A cosa serve la posizione sulla testa

La posizione sulla testa ha un’utilità molto immediata da comprendere. Passando gran parte della nostra vita in piedi o comunque con le nostre gambe rivolte verso il basso, la circolazione con il passare degli anni si appesantisce con anche problemi di ristagni dei liquidi.

Ponendo il nostro corpo, letteralmente a testa in giù, questi liquidi e in generale il nostro organismo, ricevono un aiuto per ribilanciare l’effetto della gravità. Di conseguenza la posizione sulla testa comporta una lunga serie di benefici che vedremo di seguito.

I benefici della posizione sulla testa

I benefici della posizione sulla testa sono gli stessi di gran parte delle pratiche che prevedono un capovolgimento del nostro corpo, come ad esempio quella della candela. Il primo beneficio di cui parliamo è quello sul sistema circolatorio, quello più coinvolto dall’asana. Il cuore infatti dovendo pompare fino alle nostre estremità il sangue, con gli anni inizia a risentire dello sforzo. Con questo esercizio lo andiamo ad aiutare, migliorando l’ossigenazione del cervello.

Ossigenare meglio il nostro cervello ci aiuta a migliorare la nostra attenzione, la nostra concentrazione e la nostra memoria. Tutto ciò è indispensabile nella nostra vita quotidiana, sempre più frenetica e che non lascia margine di errore o dimenticanze.

Di conseguenza Sirsasana riduce il nostro stress e le nostre ansie, dovute appunto a problemi di concentrazione e nervosissimo.

Sul corpo questa pratica aiuta a migliorare il nostro equilibrio e ad allenare tutta una serie di muscoli, rendendoli più tonici e più resistenti.

I chakra coinvolti

Per comprendere a pieno i benefici di un asana è bene conoscere anche il mondo dei chakra. Questi punti specifici del nostro corpo, secondo la tradizione religiosa locale, controllano le sfere più importanti del nostro essere e del nostro vivere. Nel caso della posizione sulla testa ad attivarsi sono il sesto e settimo chakra. Il primo che controlla nostra immaginazione, l’intuizione, la visione e la chiarezza. Il secondo collegato al nostro io spirituale e alla fede.

Come si esegue la posizione sulla testa

Sirsasana

 

Chiariti gli aspetti legati ai benefici e ai chakra coinvolti, ora passiamo a vedere come eseguire in modo corretto e senza errori la posizione sulla testa.

Questo asana non è particolarmente difficile, ma per le prime volte è consigliabile avere qualcuno presente e allenarsi per passaggi, senza necessariamente raggiungere subito la verticale.

Come prima cosa poniti in ginocchio sul tuo tappetino, in quella che è nota come la posizione del diamante. Da questo punto sporgiti in avanti e appoggia gli avambracci sul tappetino, unendo le mani al centro e creando un simbolico triangolo con i gomiti.

Scendi con la testa e appoggiala tra le due mani intrecciate, come ad abbracciarla con le dita. Ora allunga le gambe e avvicinati passo passo, sollevando la schiena fino a una linea quasi verticale. Il tuo peso si dovrà spostare in modo lento dalle gambe alle braccia e alla testa.

A questo punto alza le gambe e cerca di raggiungere una perfetta verticale. In questa posa rimani per alcuni respiri, senza esagerare, poi lentamente scendi nuovamente come sei salito.

Precauzioni

La posizione yoga non è particolarmente complessa in sé, tuttavia andando a ribaltare il nostro punto di vista, potremmo sentirci un po’ spaesati o comunque in ansia. Per questo motivo è importante che le prime volte tu faccia la posizione vicino a un muro, che ti possa sostenere. Oppure ancora meglio che una persona accompagni le tue gambe nel movimento.

Accorgimenti

Per questa pratica è importante curare lo spazio che ci circonda, oltre al muro di sostegno indicato precedentemente, è importante che non ci siano ostacoli di alcun tipo e che la superficie su cui lavoriamo sia comoda e morbida.

Oltre a questo ti consigliamo di evitarla se per casa ci sono bambini o animali particolarmente vivaci. Se durante la verticale veniamo colpiti o urtati accidentalmente, potremmo farci male.

Accessori

Questo asana non prevede particolari accessori. Sicuramente è indispensabile avere un tappetino di buona qualità, in quanto tutto il nostro peso sarà su braccia e testa, dunque devono essere protette. Se invece facendo alcune prove senti del fastidio eccessivo alla testa, allora potresti addirittura pensare all’utilizzo di un cuscino da yoga.

Sirsasana: la video guida

Grazie a questo video tutorial sulla posizione sulla testa, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:

Variazione della posizione sulla testa

Sirsasana prevede alcune variazioni o varianti, tutte rivolte a un pubblico più esperto e che dunque ti sconsigliamo se sei ancora alle prime armi. Qui di seguito ti elenchiamo alcune varianti con i loro nomi in sanscrito:

  • Salamba Sirsasana: in questo caso le mani non si intrecciano, ma restano aderenti al pavimento;
  • Niralamba Sirsasana: molto avanzata, le braccia restano distese o comunque inerti, con tutto il peso sulla tua testa;
  • Urdhva Dandasana: le gambe sono piegate in avanti, creando un angolo retto o quasi, questo stimola in modo importante i tuoi addominali;

Come per ogni asana le variazioni sono tantissime, dunque la posizione sulla testa si può adattare e cambiare ai livelli di esperienza.

Posizione sulla testa: le controindicazioni

Spesso gli asana non hanno particolari controindicazioni, ma essendo coinvolta la testa, in questo caso la storia è un po’ diversa. In particolare dovrai evitare questa pratica se soffri di problemi cervicali o emicranie, che potrebbero aggravarsi.

Inoltre è sconsigliato praticarla se sei incinta, dopo aver mangiato, se soffri di pressione alta o hai problemi articolari.

Redazione

Uno staff di appassionati della pratica yoga in tutti i suoi stili.

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