posizione del piccione

La posizione del piccione: tutto quello che devi sapere

Un nuovo appuntamento nel mondo dello yoga con un’altra importante posizione, utile in tanti contesti e che offre molti benefici per il nostro corpo. In questo articolo ci occupiamo della posizione del piccione e potrai leggere a cosa serve, come si esegue correttamente e quali sono le possibili controindicazioni.

Posizione del piccione: etimologia, mito, simbolo e posologia

Il nome sanscrito della posizione del piccione è Kapotasana, Kapota è infatti la parola che indica il piccione in quanto animale, ma è anche uno dei tanti nomi che vengono dati a Shiva, una delle principali divinità del pantheon indiano.

Shiva è il signore della meditazione e dello yoga, si narra che nel suo percorso ascetico, verso il completo distacco dal dolore e dai piaceri, assunse la forma del piccione, da cui venne dunque il suo nome Kapota. La posizione del piccione infatti rappresenta, nel suo simbolismo, questo percorso verso il totale distacco, la profonda meditazione e la calma più assoluta, racchiusa in un asana.

A cosa serve la posizione del piccione

La posa del piccione ha diversi scopi pratici, oltre quelli più mentali di cui abbiamo già accennato. Data la posizione particolare che assume il nostro corpo, Kapotasana va ad aprire i nostri fianchi e ad alleviare i dolori eventuali presenti nella zona lombare.

Se correttamente eseguita, la posizione del piccione ci aiuta a migliorare la nostra flessibilità e ad allungare i muscoli del nostro corpo, in particolare gambe e bacino. Questo porta con sé una lunga serie di benefici importanti per l’organismo e la mente.

I benefici della posizione del piccione

Come per tutti gli asana, anche la posizione del piccione ha una lunga serie di benefici che cerchiamo di illustrarti brevemente. Il primo riguarda esattamente l’apertura dei fianchi che abbiamo citato poco fa. Questo esercizio ti consente di allungare i muscoli e i flessori di queste articolazioni, solitamente poco sollecitati a causa del nostro stare sempre seduti a una scrivania. Questo allevia i dolori della schiena e delle nostre anche.

Di conseguenza si va a migliorare la nostra postura. Infatti durante Kapotasana, la nostra schiena viene sottoposta ad un esercizio che le restituisce una forma naturale e corretta. Oltre a questo allevia i dolori, le rigidità, riscalda le ginocchia per altri esercizi e migliora la nostra digestione, aiutando il movimento del cibo nel nostro intestino.

Da un punto di vista più mentale, la posizione del piccione ci aiuta ad alleviare lo stress. Ognuno di noi, ogni giorno, fra lavoro, famiglia, casa ed amici, si trova spesso a corto di energia e pazienza. Praticare questo asana, come un po’ tutto lo yoga, aiuta la nostra concentrazione e il nostro umore.

I chakra coinvolti

Anche Kapotasana attiva i chakra del nostro corpo, quei punti particolari che, secondo la dottrina, controllano le sfere della nostra esistenza. In questo caso ad attivarsi è l’Anahata Chakra, quello che controllerebbe la sfera della compassione, della gioia, dell’amore. Anche per questo motivo, il nostro umore ne esce visibilmente migliorato, dopo l’esecuzione della posa del piccione.

Come si esegue la posizione del piccione

kapotasana

Passiamo dunque ora a vedere come si esegue, senza errori da novellini, la posizione del piccione. Questa pratica non è delle più semplici, per cui non avventurarti subito nell’eseguirla, ma segui prima le posizioni precedenti. Quando ti sentirai pronto procedi così.

Sul tuo tappetino, poniti nella posizione del cane a testa in giù. Questa è una delle pose più semplici e prevede che le tue mani e piedi siano a terra, mentre il tuo corpo si piega in una sorta di grande A.

Non appena sei in questa posizione puoi procedere con l’effettivo asana di cui parliamo oggi. Solleva e porta in avanti la gamba destra e, piegandola, poggia il ginocchio dietro il polso destro e la caviglia dietro il polso sinistro. È importante che il piede che scivola in avanti non sia sotto il bacino.  Mentre fai questo, stendi a terra la gamba sinistra, che dovrà sempre rimanere attaccata al tappetino.

Ora metti le due mani all’altezza delle spalle e spingi per raddrizzare la schiena. Cosa importante è sollevare tutto il busto, anche la zona dell’addome, evitando di rimanere con la zona lombare piegata o tirando su solo il petto. In questa posizione, dovresti sentire l’allungamento del muscolo psoas. Ora sei nella posizione del piccione. Fai alcuni respiri, lasciando il tempo al tuo corpo di adattarsi alla posa.

Successivamente, potrai ripetere la stessa posizione, ma piegando l’altra gamba.

Precauzioni

Sebbene la posa non sia particolarmente difficile, nella sua forma base, è sempre importante seguire alcune precauzioni. Una fra tutte quella del riscaldamento. Il nostro corpo, aldilà delle frasi fatte, non è una macchina perfetta e ha bisogno di tempo per adeguarsi a un nuovo esercizio. Rispetta questi tempi e allenati con costanza.

Accorgimenti

Un accorgimento essenziale, soprattutto se sei alle prime armi, è quello di avere con te sempre qualcuno che ti segua nei movimenti. Per questo motivo, soprattutto per i neofiti, esistono tantissimi corsi di yoga, con maestri professionisti che possano seguirti nella tua crescita in questa disciplina.

Accessori

La posizione del piccione è un asana che non prevede particolari accessori, se non il tappetino yoga e il tuo abbigliamento. Tuttavia in fasi iniziali potrebbe esserti utili un sostegno da porre sotto di te, per permetterti di raggiungere il suolo prima e facilitare il tuo esercizio.

Kapotasana: la video guida

Grazie a questo video tutorial sulla posizione del piccione, potrete migliorare la vostra tecnica nel realizzare tale movimento:

Variazione della posizione del piccione

L’asana del piccione è tra le pose che più si prestano a variazioni, più o meno importanti. Le variazioni, come quasi sempre, sono pensate per tutti quelle persone più esperte che, avendo raggiunto un buon livello di allenamento, possono spingersi più avanti.

La variante più comune è quella che prevede l’estensione verso l’indietro della schiena fino a prendere il piede dietro di te e tirandolo verso l’alto.

Posizione del piccione: le controindicazioni

Come per quasi tutte le posizioni dello yoga, anche il Kapotasana ha le sue controindicazioni, ovvero delle condizioni in cui è meglio evitarne l’esecuzione. In particolare se hai problemi articolari al bacino e alle anche, dovresti evitare di eseguire questo particolare asana.

Redazione

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